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Apnee notturne e i disturbi del sonno

Apnee notturne o sindromi ostruttive notturne e i disturbi del sonno (OSAS).

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Una percentuale molto elevata della popolazione italiana (40% circa) soffre di disturbi del sonno. Di questi molti hanno apnee dovute ad ostruzioni delle vie aeree. L’ostruzione è accompagnata da russamento, respiro affannoso e soffocamento durante il sonno accompagnato da risvegli improvvisi. Durante il giorno c’è sonnolenza improvvisa che mette a rischio la guida di automezzi.

In che cosa consiste l’apnea notturna?

Si tratta di una frammentazioni del sonno (il paziente dorme male con frequenti risvegli negativi), diminuzione dell’ossigeno nel sangue (ipossiemia), aumento dell’anidride carbonica nel sangue (ipercapnia), nonché marcate oscillazioni nella pressione intratoracica.

La forma lieve è quella di competenza dell’Odontoiatra che può intervenire con un dispositivo di avanzamento della mandibola (vedi seconda immagine) che comunque deve essere effettuato da persona esperta di gnatologia, per le forme gravi bisogna rivolgersi a strutture ospedaliere per il trattamento PAP Positive Airway Pressure. Prima di iniziare un qualsivoglia trattamento occorre determinare presenza e severità della sindrome ostruttiva grazie al test del sonno (polisonnografia ospedaliera o domiciliare Vedi prima immagine) e ad esami sofisticati come la flussimetria.

Il fenomeno OSAS può essere associato con:

ostruzione delle vie aeree superiori (turbinati, deviazione del setto nasale, riniti allergiche) tonsille e adenoidi ipertrofiche, lingua allargata, palato molle allungato, obesità, ipotiroidismo. Spesso l’OSAS coesiste con malattia cardiovascolare o ipertensione.

Trattamento

Il trattamento più efficace è il PAP Positive Airway Pressure che però non sempre è accettato dal paziente, vuoi per la scomodità, vuoi per gli effetti collaterali come l’eccessiva secchezza delle vie aeree, molto attenuato nei dispositivi recenti con l’immissione di aria umida.

A seconda della severità del caso sono possibili altri trattamenti:

1. Comportamentale come la perdita di peso e una posizione laterale durante il sonno evitando la posizione supina.

2. AVANZAMENTO MANDIBOLARE che allarga le vie aeree superiori con un dispositivo apposito.

Per evitare insuccessi, è possibile valutare la risposta a sistemi low cost (boil and bite) sono soluzioni transitorie che permettono di testare la risposta dell’avanzamento mandibolare nell’apnea; solo se l’avanzamento porta risultati apprezzabili si procederà con sistemi definitivi.

Lo gnatologo dovrà valutare vari aspetti:

• Occlusione ed eventuale malocclusione
• ATM; il paziente non deve avere patologie alle ATM poiché il l’avanzamento mandibolare potrebbe aggravarle
• Il paziente va rivisto poco dopo la consegna del dispositivo di avanzamento e nel giro di 6 mesi per effettuare una PSG (polisonnografia) domiciliare per follow-up

Trattamento chirurgico

• Tonsillectomia
• Adenoidectomia
• Plastica del palato molle
• Tracheotomia (chirurgia estrema per i casi gravi)

Sintomi notturni:

• 1. russamento
• 2. movimenti anomali nel sonno
• 3. enuresi notturna
• 4. insonnia
• 5. sensazione di soffocamento ai risvegli

Sintomi diurni:

• 1. sonnolenza
• 2. cefalea mattutina
• 3. perdita della concentrazione e riduzione della memoria
• 4. problemi sessuali
• 5. modificazioni metaboliche ed ormonali